Ricordo di Gastone Ventura
di Emile Lorenzo
Il nostro Caro Fratello, il Conte Gastone Ventura, Gran Maestro dell’Ordine Martinista in Italia e membro del Supremo Consiglio dell’Ordine Martinista in Francia, è passato alla “Grande Montagna Eterna” dopo l’accettazione e coraggio delle grandi sofferenze di una lunga malattia. Nato a Parma, Gastone Ventura, antico ufficiale della Marina Nazionale, fu giornalista e scrittore, nello stesso tempo grande autore del “Gazzettino” di Venezia”, del “Messaggero Veneto “ di Udine e collaboratore di numerose pubblicazioni italiane e straniere. Scrisse centinaia d’articoli e più di una dozzina di libri – romanzi e monografie – i cui soggetti ci sono molto cari.[1]
Difensore ardente della verità, sotto il nome di ALDABARAN, fu eletto Gran Maestro dell’Ordine Martinista in Italia il 5 novembre 1967. Ho avuto l’onore di incontrarlo in Italia nell’aprile nel 1979, in occasione del Congresso Nazionale annuale dell’Ordine Martinista. Come rappresentante del Gran Maestro, ebbi l’onore di ratificare il trattato d’amicizia che era stato firmato nel 1965 fra due Gran Maestri: il Conte Ottavio Ulderigo Zasio e il Dr. Philippe Encausse.[2] Ventura era con noi, con sua cara sposa, alla “Giornata Papus” del 1979. Qualcuno si ricorda della sua alta e svelta figura, e del viso da uomo d’azione, attorniato e addolcito da capelli bianchi, che portava i suoi anni con fierezza, e le sue conoscenze con discrezione. Pertanto, sotto la sua apparenza di signore di un’epoca lontana dal caos attuale, una profonda compassione l’animava, come una fiamma interiore di un essere d’eccezione. Io spero che un giorno possiamo acquisire la sua bellezza interiore, la nobiltà dei suoi gesti e la profonda semplicità che si nascondeva, diamante raro, sotto la sua vivacità e la sua gaiezza naturale. In quest’occasione avevo potuto apprezzare il suo lavoro e la sua disponibilità. Devo dire che sono egli esseri come lui che mi hanno formato e indottrinato, lui ce donava forza alla spada che trasmette la Vita spirituale ed il Verbo, lui che guidava umilmente la sua Comunione e travagliava ad unire le linee che uniscono fra di loro i Martinisti italiani. Estraendo dal suo studio Mentalità tradizionale e Tradizione Ermetica, Aldebaran scriveva: “…l’applicazione della scienza ermetica? L’ho provata, e molte volte. Ignoro se sono riuscito. Ma certamente vi ho appreso molte cose”.
Partecipo la mia simpatia alla sua sposa Vanna Ventura, a cui esprimiamo i nostri voti di una lunga vita, e l’armonia e l’amore del lavoro interiore all’Ordine Martinista in Italia.
Parigi, 11, novembre 1981.
[1] L’opera scritta da Gastone Ventura, Aldebaran, Vie della Tradizione “Mentalità tradizionale e tradizione ermetica”, Palermo, 1972.
Ed. Atanor “ Cagliostro, un uomo del suo tempo” Roma, 1976
Ed.Atanor “I Riti Massonici di Memphis Misraim”, Roma 1975
Ed. Atanor “collezioni rare.:“Il mistero del rito sacrificale” Roma, (?)
Ed.Atanor “La terra delle quattro giustizie” Roma, 1968 (romanzo)
Inoltre, una bella traduzione di un’opera di Papus ”l’ABC illustré d’occultisme”.
[2] Erano inoltre firmatari di questo documento il Gran Maestro dell’Ordine Martinista del Belgio, Gustave-Lambert Brahy, e il rappresentante dell’Ordine Martinista spagnolo, Joseph de Via.