Mentalità tradizionale
di Sebastiano Caracciolo GM dell’Ordine Martinista
A nostro parere non è possibile comprendere la Tradizione, base indispensabile per procedere nella vita iniziatica, senza acquisire la mentalità tradizionale, che è quella dell’ il quale dava a tutte le cose, che cadevano sotto la sua esperienza, valore divino. Egli considerava la Natura quale manifestazione vivente dell’ordine divino e alle forze naturali attribuiva un senso trascendente e un “Nome” indicante un principio etico e spirituale.
L’uomo moderno, invece, considerava la Natura come complesso di cose al suo esclusivo servizio, per cui può farne scempio a suo piacimento.
La mentalità tradizionale è una forma mentis che permette di penetrare nello Spirito della Natura visibile per comprendere quello della natura invisibile corrispondente e operare in sintesi unitaria.
È possibile acquisire la mentalità tradizionale attuando il metodo tradizionale, che, avvalendosi del principio di corrispondenza e di analogia, mette in rilievo il carattere universale di un mito, di un simbolo, di un insegnamento tradizionale e di riportarlo analogicamente ad altri miti, simboli e insegnamenti corrispondenti di diverse tradizioni per stabilire la presenza di realtà di ordine archetipico anteriore e superiore a ciascuna delle varie formulazioni. Esso è costituito da una sintesi che riporta i vari aspetti di una stessa cosa all’unità del loro stesso principio, dal quale derivano e dipendono, e nell’assumere coscienza del legame interiore che le unisce.
La mentalità tradizionale porta sempre a collegare i fenomeni del microcosmo con quelli corrispondenti del macrocosmo in armonia con il principio della simbiosi tra i due poli del cosmo; ed è sempre la mentalità tradizionale che ci fa comprendere come il mondo di quaggiù venga mosso dal mondo di lassù e viceversa. Senza tale mentalità non possiamo comprendere l’essenza e i meccanismi del rito e il legame inscindibile tra l’ordine divino e l’ordine umano.
Nessuno può acquisire la mentalità tradizionale se non è capace di cogliere il principio dell’Unità nella Diversità e di vivere in armonia con tale principio.
La mentalità tradizionale risveglia i valori autentici, conculcati dall’edonismo imperante, e li riporta in auge quali regole di vita che sigillano l’individuo aspirante alla iniziazione.
Essa annienta la morale quale complesso di norme umane distorte dalla storia e dettate da mode contingenti, mentre risveglia nell’individuo i princìpi etici che l’Uomo porta in sé ab origine.
tratto da “Conoscenza” – Anno XXXII N. 4/5 luglio-ottobre 1995
Rassegna bimestrale dell’Accademia di Studi Gnostici