Lineamenti sull’anima dell’uomo
“L’anima dell’uomo è settupla ,eppure una in essenza,lo sviluppo spirituale dell’uomo ha come fine la scoperta di se stesso dietro il settuplo velo”
Questo concetto viene rappresentato dai Rosacroce tramite il simbolo della figura di un uomo circondato da sette contorni (o veli ).
Questi sette veli servono a nascondere il vero IO imponendo limiti e forma ,tuttavia la presenza dello spirito è rivelata dai contorni.
Gli antichi maestri erano soliti illustrare questo occultamento/rivelazione tramite una mano invisibile e non percettibile su cui venivano infilati sette guanti l’uno sopra l’altro.
La mano riesce a provare soltanto sensazioni attutite ed essa è impedita nei movimenti in quanto coperta dai guanti.Tuttavia non appena vengono sfilati la sensibilità della mano aumenta e diviene capace a svolgere operazioni complesse.
Privo di guanti la mano è invisibile anche al suo possessore.
Non ci sono sette Io nell’uomo ma un unico io nascosto da sette veli,ciascuno dei quali serve sia a nascondere la vera natura dell’io, sia a svelarne in un certo grado la presenza ed il potere.
Superando il settimo velo si raggiunge il cosiddetto ambito dei piani superiori dell’anima.
E’ questo il momento e la fonte da cui il veggente ottiene la sua visione ed il profeta la propria preveggenza. La voce dell’Io Superiore si rivolge all’ego.
E’ questo un momento di illuminazione di alta ispirazione che manifesta il dispiegarsi della coscienza spirituale.
Coloro i quali hanno avvertito questa illuminazione anche in grado limitato sono nelle condizioni di riconoscere una esperienza simile alla loro nel racconto, nella predicazione di un’altra persona.
Il canto dell’anima una volta sentito non si cancella mai.
Questi lampi di coscienza provenienti da un piano Superiore sono segni che preannunziano il risveglio di facoltà di elevato spessore e testimoniano la certezza di ulteriori evoluzioni e sviluppi.
In ogni soggetto umano è nascosta una potenzialità divina accanto a stadi di coscienza intermedi tra il divino e l’umano unitamente a stadi inferiori dell’esistenza manifesta.
Il saggio usa ciò che è inferiore,senza che ciò che è inferiore usi lui;egli mantiene un atteggiamento mentale positivo e di dominio nei confronti dei piani più bassi dell’essere aprendosi nel contempo all’influsso dei piani superiori del proprio io.
In alcuni mondi sottili è un aspetto importante la dottrina della reincarnazione o trasmigrazione dell’anima che sostanzialmente afferma la sopravvivenza dell’anima individuale dopo la morte e la sua rinascita e reincarnazione in un nuovo corpo fisico dopo un soggiorno nel luogo di riposo delle anime.
La evoluzione umana si è compiuta non soltanto per la generale tendenza della razza in
Ogni nuova rinascita coincide con il conseguimento di uno stadio superiore.
La dottrina insegna che l’anima produce l’evoluzione attraverso gli sforzi che compie per conseguire una propria realizzazione piena e completa utilizzando la materia come materiale di costruzione cercando, tuttavia, di liberarsi dal suo influsso limitante e ritardante.
L’anima si libera di una guaina materiale dopo l’altra e lo spirito modella la materia per realizzare i suoi alti scopi.
L’evoluzione non è altro che il processo di nascita dello spirito prigioniero che si libera dalla ragnatela della materia in cui era imbrigliato ed il dolore e la lotta non sono altro che gli accidenti di un parto spirituale
I principi della reincarnazione accolti nel pensiero di grandi maestri inducono la fondamentale convinzione che le anime che hanno raggiunto un determinato stadio di sviluppo sono portate a dire:” ho già vissuto precedentemente”. Questa convinzione e credenza intuitiva si fonda sul ridestarsi di vaghi ricordi,provenienti da persone,musiche,luoghi situazioni e/o circostanze,eventi che portavano in sé la certezza di essere una ripetizione di ombrosi accadimenti di vite lontane.
Sir Walter Scott,scrittore poeta di fine settecento annotò nel suo diario: “Ieri sera sono stato assalito da quello che definirei il senso della preesistenza,vale a dire una confusa idea che nulla di quanto stava accadendo accadesse per la prima volta.”
Edward Bulwer ,scrittore del fine settecento dice :
Esiste uno strano tipo di memoria interiore e spirituale che spesso ci rimanda a luoghi e persone che non abbiamo mai visto prima e che i platonici spiegherebbero nei termini di una forma di coscienza residua di una precedente esistenza “.
Alan Poe dice :” Vaghiamo in mezzo ai destini della nostra esistenza terrena accompagnati da indistinti ma sempre presente ricordi di un destino più vasto assai distante per i tempo trascorso e infinitamente spaventoso.”
I Rosacroce insegnano che l’anima umana è sul sentiero del progresso e che impara le lezioni della vita e della esperienza ,esistenza dopo esistenza,immagazzinando l’essenza di queste impressioni che vanno a formare la base del carattere dell’individuo quando rinasce.
Secondo la dottrina Rosacrociana,la rinascita e le sue condizioni non sono imposte,ma,al contrario,l’anima individuale è attratta verso la rinascita a causa di determinate aspirazioni del suo carattere,o piuttosto, a causa dell’essenza di tali desideri: L’anima rinasce in determinati ambienti soltanto perché ha in se desideri insoddisfatti che possono essere soddisfatti soltanto in determinati ambienti.
Qui agisce la legge della attrazione come in determinati ambienti.In questa legge non vi è alcun intento punitivo dal momento che essa conferisce a ciascuna anima esattamente ciò che essa richiede per soddisfare propri desideri insoddisfatti ovvero,viceversa ,per consentire la realizzazione di quelle condizioni e le esperienze necessarie a purificare l’anima da desideri che ostacolano il suo progresso e la cui distruzione renderà possibile un futuro avanzamento.
Oggi siamo in virtù delle esperienze che non riusciamo a ricordare; esse insistono nel carattere ed hanno contribuito a formarlo e modellarlo.
I dolori,i piaceri,le tristezze e le felicità apparentemente dimenticati sono fattori attivi della formazione e della conservazione dell’attuale carattere.
Queste prove rafforzano per alcuni aspetti,mentre per altri ne hanno mutato la prospettiva ampliando eventi e circostanze.
In ogni caso ogni esperienza ha segnato permanentemente la personalità e il carattere. Nella umanità uomini e donne sono quello che sono in ragione di quanto hanno attraversato o compiuto e di ciò a cui sono sopravvissuti e benché tali eventi siano svaniti dalla memoria i loro effetti sono in maniera indelebile impressi nel tessuto del carattere producendo sostanziale e rilevanti modificazioni . Questa peculiarità sono di coloro i quali hanno una eredità proveniente da precedenti incarnazioni.
Non si hanno i ricordi di pregresse esperienze, ma il frutto in forma di tratti caratteriali,gusto e/o inclinazioni proveniente da tali esperienze
L’inclinazione per lo studio che porta a leggere queste note rappresenta la eredità di una vita precedente .