L’esoterismo delle religioni
Una ricerca teosofica di: Pietro Francesco Cascino
Il lato nascosto delle religioni, per la maggioranza dei popoli della Terra, ai nostri giorni, non è certamente una novità o qualcosa di completamente sconosciuto. Per millenni l’umanità ha fatto affidamento su religioni, filosofie e teologie, quali mezzi per spiegare l’universo e il suo posto in esso. Ma il mistero che soggiace all’architettura cosmogonica è stato solo parzialmente svelato. In effetti se ne conoscono solo gli aspetti più palesi e, spesso, se ne ha una cognizione piuttosto superficiale. Per la scienza, ciò che noi chiamiamo Dio costituisce ancora un’entità effimera che si cela dietro i numeri. La concezione di un’entità divina è sempre stata e, ritengo, lo sarà per molto tempo ancora, oggetto di dibattito; in quanto per molti è difficile accettare l’idea antropomorfica di un creatore divino che rimane, inevitabilmente, di gran lunga oltre l’umana comprensione. Sulla figura di Dio è stato edificato un “castello” di dottrine e di leggi in cui si sono arroccate le “religioni istituzionalizzate” e l’Umanità, polarizzata da queste, è stata coinvolta dalla loro espressione exoterica, ed inevitabilmente inglobata in un sistema formale di pratica religiosa. Sappiamo che lo scopo primario della religione è quello di fornire risposte semplici e comprensibili a fatti e concetti ai quali l’uomo normalmente non sa dare una spiegazione; sia perché non rapportabili alla propria esperienza, oppure in quanto non scientificamente provati. A tutte le religioni possiamo,tuttavia, attribuire il merito di svolgere, anche se non palesemente, l’utile compito di sollecitare tutti gli uomini a conseguire un più elevato livello di coscienza. Al di là degli aspetti esteriori e dogmatici, in ogni religione si può riscontrare una componente esoterica, anche perché, il carattere di segretezza rende molto più preziosa qualunque cosa che riguardi riti o cerimonie varie. Rivestono una particolare importanza nelle dottrine esoteriche i sistemi simbolici delle culture dell’antichità, nei quali si presume di riconoscere il patrimonio cifrato di una sapienza perduta. Questo era il caso delle correnti esoteriche sviluppatesi in Estremo Oriente a fianco del brahmanesimo e del buddismo (tantrismo, buddismo zen etc.) o nel vicino oriente a fianco dell’islamismo (sufismo). Vi sono anche numerose accezioni esoteriche del cristianesimo: da quelle di presunta impronta gnostica del periodo delle origini, a quelle medievali, forse influenzate dal manicheismo; a quelle della così detta qabbalah cristiana del rinascimento, collegata alla tradizione ebraica; a quelle dei periodi di “risveglio” religioso nei secoli XVII-XVIII; al cattolicesimo esoterico francese e bavarese del sec. XIX ecc. Ci sono altre forme di esoterismo che mantengono una certa autonomia dalle religioni come quello rinascimentale collegato al neoplatonismo. Nel XVII e XVIII 2 secolo il Martinismo, ed entro certi limiti la stessa Massoneria, e nel sec. XX, la Teosofia e l’Antroposofia di Rudolph Steiner. L’umanità, all’alba del terzo millennio ha già raggiunto un livello di coscienza sufficiente per poter comprendere il senso più occulto delle religioni; pertanto i teologi e gli studiosi di esoterismo dovrebbero aprire le porte della sapienza ad ogni uomo che è lì sulla soglia. Attraverso gli insegnamenti di una religione che si proclama “libera da vincoli istituzionali”, una persona potrà essere in grado di definire le proprie idee riguardo al suo rapporto con l’universo. Coloro che sono attratti da una religione esoterica sono alla ricerca di risposte che hanno un significato più personale. Tali uomini cercano le risposte dentro sé stessi per conseguire un accordo individuale con il cosmo. Purtroppo, però, oggi l’uomo è notevolmente distratto dal lato più superficiale della propria vita. Focalizzando la propria attenzione sugli aspetti più apparenti della vita, l’uomo difficilmente coglie l’opportunità di scavare più nel profondo della propria coscienza per la scoperta della vera espressione sostanziale della vita stessa; oppure non lo fa abbastanza per poter raggiungere un alto livello di coscienza e di conoscenza delle leggi che governano l’esistenza di tutto il mondo manifesto e immanifesto. La conoscenza delle dottrine segrete, perciò definite esoteriche, era un tempo privilegio di pochi “eletti” che appartenevano a piccoli gruppi settari rivolti al conseguimento di un graduale processo iniziatico di sviluppo spirituale. Con l’avvento di Gesù Cristo dal punto di vista esoterico, è stato dato, inizialmente, alle masse uno spiraglio che è andato sempre più ampliandosi. Su questo aspetto il Maestro Gesù è stato criticato dai suoi stessi istruttori Esseni in quanto ritenevano (e non erano gli unici) di dover essere i depositari di verità occulte. Ciò che Gesù esternò agli uomini del suo tempo fu la sapienza dell’aspetto sostanziale ed unificante di tutte le religioni includendo gli insegnamenti di filosofi greci fra i quali Pitagora e Platone ed anticipando il concetto di sincretismo religioso della scuola neoplatonica alessandrina. Egli spiegò il significato profondo del mistero della Trinità, inizialmente ai suoi primi seguaci perché questi, poi, potessero estendere le verità a tutti i popoli. Questo mistero e rivelazione essoterica costituisce il fondamento e pilastro dell’unificazione delle religioni, essendo contenuto in tutte le dottrine filosofiche e religiose già dai tempi più antichi. Lo abbiamo trovato nell’antico culto egizio in cui la manifestazione trinitaria del divino era espressa da Ra, Osiride ed Horus e poi da Osiride, Iside ed Horus. Presso i Caldei Ann, Ea e Bel erano, rispettivamente, l’origine del Tutto, la Sapienza e lo Spirito Creatore. Nell’induismo Brahman è il creatore dell’universo, Vishnu il conservatore e Shiva è il Principio e la Fine. La fede zoroastriana presenta una trinità costituita da Ahura Mazda, il grande Uno, poi i “gemelli” la duplice seconda persona, ed Armaiti, la Sapienza Universale. Nel Buddhismo le forze su cui si basa la creazione sono Amitabha, la misericordia e luminosità (o luce illuminante), Avalokiteshvara, la fonte delle incarnazioni, e Mandjusri, la Mente universale. La Trinità è anche rappresentata nel sistema filosofico cinese, il Taoismo, secondo cui “L’Eterna Ragione produsse l’Uno, l’Uno produsse il Due, il Due produsse il Tre, e il Tre produsse tutte le cose. Molto più complessa la dottrina ebraica secondo cui lo sviluppo spirituale dell’uomo si svolge secondo lo schema dell’albero sefirotico al cui vertice troviamo l’originaria espressione della Divina Trinità costituita da Kether (la corona) il Padre, Chochmah, la sapienza 3 creativa, e Binah, l’intelligenza celeste. Questo triangolo di partenza si riflette a livelli più bassi sino alla determinazione delle fondamenta (più grossolane) della costituzione divina nell’uomo. La religione cristiana ha riprodotto perfettamente la concezione trinitaria delle precedenti religioni raccogliendole nel suo seno, e subendo anche l’influenza delle tradizioni teologiche e filosofiche, nonché quelle di tipo “naturalista” considerate dai padri della chiesa pagane. La chiesa cattolica apostolica romana ha raccolto, facendole proprie; ma nascondendole sotto altre vesti, le tradizioni misteriosofiche più antiche, dai culti sumeri a quelli egizi; e nelle sue fondamenta è pure incluso lo schema teosofico della gnosi alessandrina. Ha infatti mantenuto, anche se in altra forma, il culto solare che si esprime nella nascita, morte e resurrezione del Figlio di Dio; ha mantenuto la presenza di simboli quali il serpente e gli alberi della vita e della sapienza; ma anche quello della vergine madre di tutte le creature. Tali simboli, contenuti nelle sacre scritture e nei vangeli, come sappiamo, rivestono un significato esteriore allegorico nascondendo una realtà più profonda. Gesù si esprimeva ai “molti”, attraverso le parabole, demandando ai suoi seguaci (ai quali forniva una spiegazione delle parabole), di svolgere, in seguito, il loro ministero apostolico, divulgando a tutti i popoli la Verità dell’espressione divina nell’uomo. La religione cristiana ribadisce, dunque, le identità delle tre Persone della Trinità, quali l’Inizio e la Fine, rappresentate dalla figura del Padre Eterno, la figura duplice del Figlio nel suo aspetto divino ed in quello di figlio dell’uomo; quindi, la terza Persona della Trinità, l’intelligenza creatrice, rappresentata dallo Spirito Santo. Nella sostanza, il Dio immanifesto mediante un suono, una parola (Logos) una vibrazione che si propaga in tutte le direzioni, si manifesta originariamente attraverso tre Persone o forme. Attributo principale della Terza Persona è l’azione. Essa organizza i materiali e realizza la struttura fisica dell’universo. La seconda Persona vi effonde la vitalità, la sapienza e l’amore divino che si sviluppa attraverso la forza di attrazione. Dalla prima Persona viene espressa la volontà della manifestazione. Ma non basta, perché esiste una quarta forma dell’espressione divina le cui qualità sono: la stabilità, il movimento e il ritmo, senza le quali non potrebbe realizzarsi la strutturazione dei mondi materiali, costituendo, in tal modo, l’ordine dal caos. In ogni religione viene esposto in modo più o meno articolato il disegno divino, e la sua manifestazione ai vari livelli. Infatti lo Spirito divino permea di sé l’intero universo ed è in ogni cosa, in ogni essere ed in ogni luogo. Fin qui l’aspetto essoterico della conoscenza divina. M.me Blavatsky, per chiarire il teologismo delle religioni, filosofie e scienze, così scrive nella sua opera “La Dottrina Segreta” (Cosmogenesi Vol. III, pag. 192, Ed. Società Teosofica Trieste, 1983): “ Sebbene differiscano nel loro aspetto esteriore e nei dogmi, le fedi, nelle Legioni di Intelligenze invisibili di vari gradi hanno tutte la stessa base. In tutte si trovano mescolati un po’ di verità e un po’ d’errore. L’estensione esatta, lunghezza, larghezza e profondità, dei misteri della Natura si trovano solo nella Scienza Esoterica orientale. E questi sono così vasti e profondi, che appena pochi, pochissimi fra i più alti Iniziati sono capaci di assimilarne la conoscenza”. Ed inoltre: “ La Teo-filosofia procede su linee più ampie. Fin dal principio degli eoni, nel tempo e nello spazio della nostra Ronda e del nostro Globo, i misteri della Natura furono registrati con simboli e figure geometriche dai discepoli di “Uomini Celesti”, e le chiavi dei misteri passarono da una generazione all’altra di “saggi”. Così alcuni simboli passarono dall’Oriente all’Occidente per opera di Pitagora, che non fu 4 l’inventore del famoso “Triangolo”. Quest’ultimo, il quadrato, ed il cerchio sono descrizioni più eloquenti e scientifiche dell’ordine dell’evoluzione dell’Universo, spirituale, psichico e fisico; più eloquenti e scientifiche di tutti i volumi di cosmogonia descrittiva e le “Genesi” rivelate ….. Ma la filosofia non si sarebbe mai formata il concetto di una Divinità, logica, universale, ed assoluta se non avesse avuto un Punto matematico in un Cerchio, sul quale basare le sue speculazioni. Solo il Punto manifestato, indipendente dai nostri sensi, nell’infinitudine e l’inconoscibilità del Cerchio, può portare una riconciliazione tra la filosofia e la teologia”. Il salto di qualità della coscienza umana viene effettuato quando si giunge, non solo alla conoscenza degli aspetti più esteriori, ma quando si realizza la percezione dei livelli più sottili ed invisibili della manifestazione, quei livelli non percepibili attraverso i cinque sensi generalmente esercitati ed utilizzati dall’uomo. Rendendosi sensibile ai livelli più sottili l’essere umano è in grado di far espandere in sé quella scintilla divina che gli consente di unirsi col Tutto. Gli insegnamenti occulti delle religioni hanno lo scopo di spiegare il processo che conduce a tale realizzazione. Gli strumenti sono il proprio corpo adeguatamente preparato e purificato, l’utilizzo di rituali iniziatici nei quali vengono recitate formule e vengono compiuti gesti specifici dai celebranti e dagli iniziandi, con l’utilizzo di materiali e di suoni come avviene anche nei Sacramenti della nostra religione cristiana. Nel buddismo ed induismo avviene recitando i mantra. Tali suoni, costituiti da formule orali, determinano assonanze fra le frequenze vibratorie dei corpi sottili con i quali la materia più grossolana entra in risonanza, allo stesso modo in cui attraverso un mezzo radiofonico ci si sintonizza sulle varie frequenze di lunghezza d’onda fino ad ottenere la riproduzione del suono “pulito” ed uniforme proveniente dalla fonte emittente. Le forze ed energie della natura divina si esprimono ai vari livelli che sono posti lungo una scala di valori. Alcune forze o energie sono al di sopra dell’uomo, come le forze espresse dalle gerarchie angeliche; altre, a livelli inferiori si esprimono a livelli sottili nel mondo animale , vegetale, minerale ed elementale. Ma esistono anche le forme pensiero generate dai 4 mondi fisici. L’uomo, dunque è inserito in una sorta di crogiuolo nel quale, attraverso l’azione galvanica di tutte le forze ed energie che entrano in gioco, realizza la propria trasmutazione alchemica trasformando i propri materiali grezzi in materiali più puri e perfetti. Si realizza così in esso la “trasformazione alchemica” del piombo in oro. La pietra opaca e dai contorni asimmetrici acquista la limpidezza e brillantezza di un diamante perfettamente e simmetricamente sfaccettato, attraverso il quale possa risplendere la luce dello Spirito divino. Nei sacramenti della dottrina cristiana come nei rituali induisti e buddisti, l’acqua o altri liquidi, come il vino e l’olio, sono fondamentali per trasmettere delle vibrazioni molto sottili e speciali, come quelle provenienti da Esseri costituiti da energie spirituali molto elevate. Ciò avviene, ad esempio, nella cerimonia del Wesak, la “Pasqua Buddista” quando viene versato nel fiume il liquido dell’ampolla nella quale si è infusa, durante il rituale, l’energia d’amore divino in seguito alla discesa di quegli Esseri elevatissimi che costituiscono la struttura spirituale portante del nostro mondo. Significativi, sotto questo profilo, nella nostra religione cristiana, sono i sacramenti del battesimo e dell’eucarestia. L’acqua come mezzo di trasmissione delle energie più sottili è utilizzata in quanto direttamente collegata con il mondo astrale che costituisce il veicolo a livello sottile più vicino al livello fisico e quindi idoneo a trasportare e trasferire un messaggio in ogni essere della Terra ed in particolare capace di agire sulla coscienza 5 umana, essendo questa, la forma più evoluta e recettiva della manifestazione divina. Da tale “messaggio” subliminale l’uomo coglierà, anche se non a livello di coscienza manifesta, il risultato o l’effetto che si produce in defettibilmente nella sua individualità. Nella cerimonia dell’eucaristia il pane che viene spezzato ed offerto ai fedeli esprime il senso di condivisione e partecipazione di ciascuno al mistero della Trinità unendosi agli altri in un unico corpo, ed il liquido(il vino) è come un fiume che fluisce nel sangue di ogni uomo e porta con sé un’unica vibrazione: quella originata da Dio. Le parole e i mantra recitati in queste cerimonie sono l’espressione sonora che esprime una particolare potenza vibratoria che imprime nei corpi solidi e liquidi una energia di natura molto elevata. Il gesto essoterico viene in realtà vissuto esotericamente da ogni singolo soggetto. Come i cerimoniali producono degli effetti oggettivi, ciascun individuo ne ha una percezione soggettiva; allo stesso modo le sacre scritture di ogni religione esprimono la loro valenza in modo da fornire una rappresentazione esteriore; ma anche un messaggio interiore, più occulto che potrà essere recepito da coloro i quali sono stati istruiti o iniziati per poter leggere fra le righe di quegli scritti ed ascoltare le parole cogliendone il significato più profondo. In ogni caso il messaggio è lasciato alla interpretazione letterale o interpretazione soggettiva dipendente dallo sviluppo della coscienza individuale. Sono significative, a tal proposito, le parole scritte da Annie Besant nel suo libro “Il cristianesimo esoterico” : “Nessuno conosce così a fondo la verità fino a quando la rivelazione non giunge come se si fosse soli sulla Terra, fino a quando il divino esteriore non ha parlato al divino interiore nel tempio del cuore; e l’uomo sa e conosce per mezzo di sé stesso e non di altri”.
Relazione del Dr.Pietro Francesco Cascino Vice Segretario Generale Società Teosofica Italiana. Gruppo S.T.I. “Ars Regia H.P.B.” Milano) sul tema del 98° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETA’ TEOSOFICA ITALIANA “L’esoterismo delle religioni” Perugia, 31 maggio – 3 giugno 2012 Hotel Sacro Cuore